Radici culturali della capacità di attrazione dello Studio di Padova

Abstrakt

Il riferimento alle radici culturali della capacità d’attrazione dello Studio di Padova presuppone ripercorrerne la plurisecolare storia. La reputazione internazionale dello Studio si basava anche sull’invenzione di una tradizione imperiale nella fondazione, sull’idea di una continuità fra il mito di Atene e Padova, sull’atmosfera di libertà e tolleranza per gli studenti stranieri a Padova nel secondo Cinquecento. L’esplorazione archivistica del fondo Riformatori dello Studio riletta attraverso la letteratura critica elaborata dal Centro per lo studio della storia dell’Università di Padova ha consentito di cogliere, e precisare, la complessità di queste radici. Non si trattava di espedienti retorici ma di forme culturali che accrescevano il prestigio del ceto dei dottori leggenti e la legittimazione culturale dell’Università e che trovavano riscontro nelle politiche culturali della Repubblica di Venezia. L’esempio degli illustri studenti, come il polacco Jan Zamoyski, e la tradizione regale francese e imperiale contribuiscono a spiegare un’innovazione istituzionale, come la creazione di speciali collegi per la concessione per i gradi accademici per autorità della Repubblica, estesa pure agli studenti poveri, ebrei, greci e non cattolici.

Biogram autora

Massimo Galtarossa, Università di Padova

Ha conseguito un Phd in “Storia sociale europea” (Università di Verona) con una tesi sulla Cancelleria ducale a Venezia nel Settecento, è stato borsista post-dottorato all’Università di Padova (Steering committee del Progetto d’eccellenza Cariparo – Dipartimento Dissgea) sulla Storia dell’Università di Padova e nel 2018 ha ottenuto l’abilitazione nazionale II fascia per il settore Storia moderna. Ha collaborato con la Fondazione di Storia di Vicenza. Fa parte della redazione (manager Editor) della rivista “Diciottesimo secolo” (Rivista di fascia A) ed è stato eletto nel collegio dei revisori dei conti (2021–2024) della Società italiana di Studi sul secolo XVIII. Fra le sue recenti pubblicazioni: 2020 – Knowledge from Bodies and Resistance to Anatomical Discourse (Padua, 16th–18th Centuries). In: F. Paolo de Ceglia, The Body of Evidence. Corpses and Proofs in Early Modern European Medicine. Brill, Leiden–Boston, 175–190; 2022 – Dalle fonti criminali alla popolazione studentesca padovana nel Settecento. In G.P. Brizzi, C. Frova, F. Treggiari (eds.), Fonti per la storia delle popolazioni accademiche in Europa Sources for the history of European academic communities Atelier Héloïse. Bologna, Il Mulino, 319–333; 2022 – L’antico all’Università di Padova fra armonia e conflitto. In: M. Formica, A.M. Rao, S. Tatti (eds.), L’invenzione del passato nel Settecento. Roma: Edizioni di Storia e Letteratura, 285–296.

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Opublikowane
2023-06-30
Jak cytować
[1]
Galtarossa, M. 2023. Radici culturali della capacità di attrazione dello Studio di Padova. Perspektywy Kultury. 41, 2/1 (cze. 2023), 75-88. DOI:https://doi.org/10.35765/pk.2023.410201.08.