Radici culturali della capacità di attrazione dello Studio di Padova
Abstrakt
Il riferimento alle radici culturali della capacità d’attrazione dello Studio di Padova presuppone ripercorrerne la plurisecolare storia. La reputazione internazionale dello Studio si basava anche sull’invenzione di una tradizione imperiale nella fondazione, sull’idea di una continuità fra il mito di Atene e Padova, sull’atmosfera di libertà e tolleranza per gli studenti stranieri a Padova nel secondo Cinquecento. L’esplorazione archivistica del fondo Riformatori dello Studio riletta attraverso la letteratura critica elaborata dal Centro per lo studio della storia dell’Università di Padova ha consentito di cogliere, e precisare, la complessità di queste radici. Non si trattava di espedienti retorici ma di forme culturali che accrescevano il prestigio del ceto dei dottori leggenti e la legittimazione culturale dell’Università e che trovavano riscontro nelle politiche culturali della Repubblica di Venezia. L’esempio degli illustri studenti, come il polacco Jan Zamoyski, e la tradizione regale francese e imperiale contribuiscono a spiegare un’innovazione istituzionale, come la creazione di speciali collegi per la concessione per i gradi accademici per autorità della Repubblica, estesa pure agli studenti poveri, ebrei, greci e non cattolici.
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